I Giochi olimpici estivi del 1972 hanno consegnato Monaco di Baviera all’immaginario mondiale. Per celebrare il 50° anniversario dei Giochi la capitale bavarese ospiterà numerosi eventi in città e al Parco olimpico (Olympiapark) contando sulla più grande manifestazione polisportiva dal 1972, i Campionati europei. Sarà l’occasione perfetta per lasciarsi sedurre dall’indiscutibile fascino della capitale bavarese in termini di architettura, innovazione, sport, cultura e musica, complice un vasto programma scaglionato nel corso di tutto l’anno.
Per tutto il 2022, musei e istituzioni in tutta la città ospiteranno mostre ed eventi dedicati al design, l‘arte, la cultura, l‘architettura e lo sport legati alle Olimpiadi estive del 1972. Un programma culturale di alto livello, da seguire anche nei teatri e nelle sale da concerto della città.
Le vittime della squadra israeliana dell’attentato terroristico del 5 settembre 1972 fanno parte della memoria collettiva. Ogni mese dell’anno, una delle 12 vittime dell’attentato verrà commemorata con varie iniziative organizzate dal Museo ebraico e il Consolato israeliano, in cooperazione con il Centro di documentazione sul Nazionalsocialismo (NS-Dokumentationszentrum).
La città di Fürstenfeldbruck, dove la liberazione degli ostaggi fallì nel modo più tragico, ha predisposto un tour in bicicletta corredato da un’app che dal Parco olimpico (Olympiapark) arriva a Fürstenfeldbruck, riassumendo i tragici eventi di quell’anno.
L'intero programma per il 50° anniversario dei Giochi olimpici del 1972 a Monaco di Baviera è disponibile sul seguente sito:
Il SUPERBLOOM Festival di fine estate presenterà tutta una serie di star di fama internazionale, come Calvin Harris, David Guetta, AnnenMayKantereit, Macklemore, Kraftklub, Rita Ora e star regionali come Labrassbanda, che si esibiranno sul palco del Parco olimpico (Olympiapark). Oltre alle esibizioni delle numerose band, intorno al Lago olimpico (Olympiasee) si alterneranno istallazioni artistiche, simposi, spettacoli di danza e tanto altro ancora.
La città di Monaco di Baviera offre un vasto programma di visite guidate con guide accreditate.
In risciò lungo il Parco olimpico (Olympiapark), attraverso le numerosissime attrazioni architettoniche e legate al design, all’interno di una cornice ideale per una piacevole esplorazione da soli o in coppia. Le nostre guide vi racconteranno in maniera competente e coinvolgente storie e aneddoti sulla avventurosissima candidatura della città di Monaco ai Giochi olimpici, la realizzazione del parco e dei suoi impianti sportivi, così come la speciale atmosfera vissuta durante i Giochi e l’utilizzo successivo degli impianti una volta terminate le manifestazioni olimpiche.
Una passeggiata nel Villaggio olimpico (Olympisches Dorf) vi condurrà nei quartieri dove erano alloggiati gli atleti dei Giochi. Oggi sono soprattutto gli studenti a vivere in quello che chiamano affettuosamente l’Olydorf. Dietro gli appartamenti, ispirati alle cime delle vette alpine, si stagliano gli alloggi degli atleti maschili e dell’ex centro stampa. Il villaggio era stato concepito come un’oasi di pace, ma contemporaneamente di vivace incontro fra le nazioni.
Le immagini del Villaggio olimpico fecero il giro del mondo durante l’attentato terroristico del 5 settembre 1972. La passeggiata vi permetterà di scoprire molti dettagli sulla vita e l’atmosfera che animava i Giochi, come anche sulla convivenza allegra e colorata tra le Nazioni che animava lo spirito dell’epoca e che riecheggia ancora oggi tra gli attuali residenti.
In bicicletta, lungo circa 38 km sulle piste ciclabili locali potrete visitare i luoghi noti e meno noti delle Olimpiadi estive del 1972. Il percorso conduce dallo stadio di equitazione di Riem attraverso il Giardino inglese (Englischer Garten), il Parco olimpico (Olympiapark) proseguendo verso lo Stadio in via Dante (Dantestadion), con la sua piscina termale all’aperto che ricorda l’Acheronte dantesco, proseguendo poi verso il Castello di Nymphenburg (Nymphenburger Schloss), di ispirazione italo-francese, fino all’impianto per regate olimpiche di Oberschleißheim, decisamente made in Germany. Al termine del percorso, godetevi la proverbiale accoglienza di Monaco di Baviera con una sosta al Giardino della birra della Torre cinese (Chinesischer Turm). Il tour è descritto in dettaglio sul seguente link.
Un altro itinerario vi guida direttamente nel cuore della città, alla scoperta delle sue peculiarità naturalistiche e culturali. Partendo dallo spazio espositivo della BMW (BMW Welt) nel nord della città, fino al Villaggio olimpico (Olympisches Dorf) e attraverso il Parco olimpico (Olympiapark) fino al Lago Hinterbrühl (Hinterbrühler See), puntando verso il sud cittadino. Rilassatevi seguendo l’app Komoot lungo l’intera escursione. Potete trovare una descrizione in dettaglio del percorso in città sul seguente link.
L'intero programma per il 50° anniversario dei Giochi olimpici del 1972 a Monaco di Baviera è disponibile sul seguente sito:
www.muenchen1972-2022.de
Il 28 ottobre 1965, Willi Daume, presidente del Comitato olimpico nazionale tedesco, si reca dall’allora sindaco di Monaco Hans-Jochen Vogel per una conversazione a quattrocchi in municipio. Il funzionario ha in serbo una vera e propria sorpresa: Monaco ha la concreta possibilità di ospitare le Olimpiadi estive del 1972. C’è solo un problema: un progetto, attuabile, deve essere presentato entro massimo due mesi.
Dopo tre giorni di riflessione Vogel accetta la proposta. Due mesi dopo la candidatura era pronta e nell’arco di soli sei mesi, il 24 aprile 1966, accade ciò che nessuno avrebbe creduto possibile: “I giochi sono stati assegnati a Monaco”, questa la decisione del CIO (Comitato olimpico internazionale) a Roma, dove Monaco prevalse sulle concorrenti Detroit, Madrid e Montreal. In tempi record, dal cumulo di macerie nell‘area dell’ex aeroporto di Oberwiesenfeld sorge come un fungo l’ Olympiapark con i suoi impianti sportivi, mentre l’intera città nel frattempo rivoluziona la rete dei trasporti pubblici.
Il 26 agosto 1972, il presidente tedesco Heinemann inaugura i giochi con la speranza di raggiungere due obiettivi: il primo è quello di promuovere lo sviluppo urbano. La rete infraurbana si amplia in un modo che non si era più visto a Monaco dai tempi del Re Ludovico I.
L’altro obiettivo consisteva nel presentare i Giochi olimpici in una cornice accogliente, per un paese che 27 anni dopo la fine della dittatura nazista si prefiggeva il compito di essere tollerante, trasmettendo l’immagine di una Germania tornata alla democrazia e all’insegna della pace. Tutto avrebbe dovuto testimoniare questo cambiamento, dalla costruzione del tetto a tenda trasparente dell’architetto Frei Otto alla elaborata grafica di Otl Aicher. Gli agenti di polizia giravano disarmati, portando al guinzaglio simpatici e innocui bassotti, il cane prediletto dai bavaresi, in chiaro contrasto con i pastori tedeschi onnipresenti alle Olimpiadi del 1936. In tutto il Parco olimpico (Olympiapark) non figurava un solo un cartello di divieto stradale.
L’atmosfera della prima settimana fu fantastica, tranquilla, serena. Il pubblico di Monaco venne successivamente onorato dal CIO (Comitato olimpico internazionale) con la Coppa olimpica, il più alto riconoscimento al mondo per sportività e correttezza. Ai cittadini di Monaco piaceva il nuovo ruolo di ospiti del mondo intero e tutto sarebbe dovuto continuare così fino alla fine dell’evento. Purtroppo il 5 settembre, con l’attentato terroristico alla squadra israeliana, la spensieratezza dei giochi si interruppe bruscamente. Dal 2017 il Parco olimpico (Olympiapark) riserva un luogo dedicato al Memoriale alle vittime dei Giochi olimpici del 1972 (Erinnerungsort Olympia-Attentat München 1972).
Oggi il Parco olimpico (Olympiapark) è molto amato dai monacensi, che lo chiamano affettuosamente Olypark. È difficile credere che il parco stia già festeggiando il suo 50° anno di vita, tanto moderna sembra ancora oggi l’architettura leggera e ariosa dei suoi impianti sportivi.
Il Parco olimpico (Olympiapark) di Monaco di Baviera è tuttora a livello mondiale un eccezionale esempio di riutilizzo di una sede olimpica. Pieno di vita, è la testimonianza di una pianificazione sostenibile, 50 anni prima che la parola “sostenibilità” entrasse nell’uso corrente. Uno dei principali motivi per celebrarlo.